dicembre 16, 2011

Come fare una pasta che faccia bene ...agli isoflavoni di soia...

Oggi voglio preparare una ricetta vegetariana e dietetica



In questo caso ho bisogno di un prodotto con una marcia in più , che di suo sia già un alimento completo, lo arricchirò dal punto di vista estetico e del gusto, mantenendo però il target del prodotto di base.

Voglio parlare della pasta ALIVERIS prodotta dalla azienda Umbra di qualità

http://www.bianconi1947.it

Si tratta di una pasta particolare fonte naturale di ISOFLAVONI agliconi biologicamente attivi

Una porzione di 80 gr. di pasta contiene cc.33 mg. di di Isoflavoni di Soia
in forma altamente disponibile, assimilabili in qualità e quantità agli isoflavoni normalmente presenti in una dieta di tipo orientale.

www.aliveris.com

OCCORRENTE per 4 persone

pasta ALIVERIS 320 gr
broccoli romani 300 gr
uvetta sultanina 50 g
scalogno 1
pinoli 50 gr
olioextravergine oliva
sale pepe
pomodorini gialli invernali 12 pezzi

ESECUZIONE

Divido le rosette dei broccoli, le scotto in acqua salata e le scolo.
Scotto per pochi minuti anche i pomodorini e li spello, li divido a metà e li condisco con un pò di olio sale pepe e basilico fresco e li lascio in infusione.

In una padella metto a soffriggere lo scalogno con un pò di olio, appena lo scalogno si è ammorbidito aggiungo le rosette di broccolo.
nel frattempo cuocio la pasta .
Scolo la pasta al dente dente la metto nella padella e comincio a saltarla portandola a fine cottura.
Impiatto e aggiungo i pomodorini in infusione, altro basilico fresco e pepe macinato al momento , i pinoli e l'uva passa

la nostra pasta vegetariana è pronta ...



La felicità non è nient'altro che essere in salute e avere poca memoria.

Albert Schweitzer

dicembre 13, 2011

PARMIGIANA di GOBBI (CARDI)


Il Cardo è una pianta erbacea perenne in natura, annuale in coltura;
si distingue dal carciofo per il notevole sviluppo delle coste.
Il cardo è piuttosto duro e di sapore amaro e viene per questo sottoposto a imbiancamento, le piante, cioè, vengono coltivate in assenza di luce e, alcune varietà, vengono addirittura interrate, piegando la pianta di lato, verso il basso e ricoperta di terra, restando così fino al momento in cui vengono raccolti (quest'ultimo procediento viene impiegato per la varietà "gobbo di Monferrato").
Non essendo il cardo un ortaggio facile, per la sua commestibilità, il gelo è fondamentale, infatti, dopo una gelata, la consistenza del cardo diventa migliore e più tenera.

Calorie
70 gr. contengono: 10 Kcal e 42 Kjoule.

Proprietà
Il cardo è ricco di calcio, potassio e sodio. Contine: Carboidrati: 1,7; proteine: 0,6; grassi: 0,1; acqua: 94,3; colesterolo: 0; sodio: 23; calorie 10.
Ha pochissime calorie e un indice di sazietà piuttosto alto, quindi può essere arricchito di sapore anche utilizzando una certa quantità di grassi pur mantenendo una elevata sazietà.
Controindicazioni
Non è sempre ben tollerato da chi è affetto da malattie gastrointestinali.
Meglio non consumarlo di sera.

Celiachia
Non contiene glutine.
(Dato fornito da AIC: Associazione italiana Celiachia)

per la nostra parmigiana
abbiamo bisogno di

OCCORRENTE per 6 persone

CARDI 900 gr
PARMIGIANO 80 gr
BURRO 40 gr
UOVA 2
SUGO DI CARNE 500 gr
FARINA e olio per friggere


ESECUZIONE

Tagliare i cardi facendo dei segmenti di cc 10 cm, togliere i filamenti e gettarli in H2O acidulata con limone.
Nel frattempo metterete a bollire dell'acqua in una pentola,
appena comincerà a bollire salatela e versateci dentro i cardi che toglierete a metà cottura(devono essere duretti).
Scolate il tutto mettete il cardo ad asciugare su un canovaccio
infarinatelo, passatelo nell'uovo e friggete in olio caldo.
Imburrare un tegame a fondo alto.
riempirlo con i cardi fritti,coprire con il sugo ed il Parmigiano Reggiano
passare in forno per circa 15 minuti e poi servire .



a presto...Laura
Ho dei gusti semplicissimi, mi accontento sempre del meglio.
Oscar Wilde

dicembre 09, 2011

9 dicembre la VENUTA di MARIA

La notte tra il 9 e il 10 dicembre, in parecchi borghi umbri si assiste ad un momento corale di forte suggestione, l’accensione dei Fuochi della Venuta che celebrano la leggenda della Traslazione della Santa Casa della Vergine da Nazareth nel 1294.

I mussulmani occuparono la città e gli angeli rimossero dal suolo la costruzione e la trasferirono, in volo, fino a Recanati.
I fuochi sono accesi da allora, per rischiarare le tenebre ed illuminare il cammino degli angeli.
E' un momento di forte suggestione ,come in tutti i grandi riti degli uomini il fuoco è presente.
Nella mia zona, che è centrale,rispetto a Todi ,Foligno e Spoleto
è usanza festeggiare con la torta al testo

le cicorie amare di campagna





e le nostre succolente salsicce alla brace


E a questo punto potremmo innaffiare il tutto con un buon Montefalco Rosso della cantina TERRE DEI CAPITANI di Domenico Pennacchi



Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno, ma ciò che farai in tutti i giorni che verranno dipende da quello che farai oggi.
Ernest Hemingway

dicembre 07, 2011

ZUPPA DI CAVOLO ROSSO


Quanto è bello il cavolo rosso cosi tondo cosi 'Intimista', tutto racchiuso stretto stretto intorno al suo torsolo,
a dire il vero non è che sia proprio rosso, è più un violetto caldo molto raffinato, morbido al tatto e a guardarlo ricorda il Taffetà
In questo periodo mi piace farne una zuppa bella e saporita che gusto sempre con grande soddisfazione.

OCCORRENTE

1 cavolorosso
2 cipolle rosse
2 coste di sedano
oliextravergine d'oliva
sale pepe noce moscata e peperoncino
1 spicchio aglio
Esecuzione

Faccio un trito di cipolla e sedano, aggiungo uno spicchio d'aglio in camicia ,olio extra e faccio soffriggere.
Aggiungo il cavolo tagliato sottile e porto a cottura lenta con l'aggiunta di un pò di brodo vegetale.
Aggiungo un pezzetto di peperoncino e una grattugiatina di noce moscata.

A cottura ultimata il cavolo deve quasi sciogliersi in bocca ma se dovesse piacervi più morbido ,potrete anche frullarlo.

Se poi vi piacesse un gusto più blando e cremoso potrete aggiungere alla fine della cottura qualche cucchiaio di panna fresca.
Sinceramente io preferisco di no.

Gusto più ricco e piatto unico?
Si, si può che ne dite di arricchire la zuppa con delle polpettine di carne piccoline piccoline?









Con questa zuppa beviamo birra
una Birra artigianale umbra di Mastri Birrai Umbri

cotta 37 rossa








Non fare agli altri quello che vorresti fosse fatto a te, i loro gusti potrebbero essere diversi.
George Bernard Shaw


Siate felici!!! basta poco .. Laura

dicembre 03, 2011

CADEAU

A breve nuove e semplici ricette.....

nel frattempo rallentate il ritmo

godete di questo tempo meraviglioso...

il tempo dell'Attesa.....

buongiorno un pensiero per voi

novembre 30, 2011

CAVOLFIORE AL VINO ROSSO

Questa ricetta vaga nei miei ricordi come qualcosa di profumato e goloso.
Il CAVOLFIORE AL VINO è una ricetta semplice,gustosa poco calorica ed economica.

Solitamente preferisco cucinare prodotti di stagione,perchè hanno un prezzo più contenuto e sopratutto perchè il sapore è quello proprio che gli appartiene.
Il gusto di una pesca mangiata in aprile minimaente non somiglia ad una mangiata in agosto.
Chi come me, ha ancora la grande fortuna di raccogliere la frutta dall'albero sà che le attese in natura sono sempre ripagate ed è solo il tempo necessario per avere il meglio.
L'attesa diventa un rito che premia,come una rosa meravigliosa che fiorisce una sola volta l'anno ma è uno spettacolo al quale ci si inchina tipo la fioritura della splendida rosa 'Park's Yellow China
'

OCCORRENTE
per 4 persone

Cavolfiore gr 1200
olioextravergine di oliva 8 cucchiai
aglio 2 spicchi
sale q.b.
peperoncino a piacere
vino rosso 2 bicchieri

ESECUZIONE

Si lava bene il cavolo dopo averlo sezionato seguento la naturale forma delle rosette.
Si sezionano ulteriormente per una cottura più veloce,si mettono a saltare su una padella antiaderente con olio sale peperoncino e aglio,
appena il cavolo risulta un pò ammorbidito si aggiunge il vino e si stufa portandolo a cottura.
Questa è una ricetta sobria ma ottima .
Potrete utilizzare i cavoli cosi finiti su crostini di pane,per condire degli spaghetti o come semplice contorno

il vino consigliato è il CONTRARIO della cantina Antonelli

e allora.... non resta che provare...arrivederci ...laura





Un idealista è uno che, notando che una rosa odora meglio d'un cavolo, ne conclude che se ne possa cavare una minestra migliore. (Henry Mencken)

novembre 25, 2011

PAN NOCIATO

Il Pan Nociato è una vecchia ricetta umbra.
Molto saporito e nutriente, accompagna in maniera egregia salumi e formaggi e perchè no ,gustato da solo; delizioso spalmato con della marmellata un pò
acidula magari alle albicocche

OCCORRENTE

PASTA DI PANE gr 500
GHERIGLI DI NOCI gr 150
PECORINO DI NORCIA gr 100
OLIOEXTRAVERGINE D'OLIVA mezzo bicchiere
PEPE macinato 1 cucchiaino
SALE 1 presa





ESECUZIONE

LE NONNE univano alla pasta di pane tutti gli ingredienti,lavorandoli molto bene

davano al panetto una forma a cupola lo coprivano con un canovaccio lo ponevano in un luogo caldo a lievitare e quando aveva raddoppiato il volume lo cuocevano in un
misterioso forno a legna.
Noi oggi possiamo usare il forno di casa naturalmente ,
la magia forse non è la stessa, neanche la fatica aggiungerei io, ma il risultato sicuramente si


Il vino, che consiglio...sempre UMBRO della cantina PAOLO BEA è
ROSSO de VEO



"Tutto è neutro.
Sei tu che dai sapore alle cose, incontrandole"

novembre 24, 2011

RAVIOLI ai CINORRIDI di rosa


Il ripieno per Ravioli che vi racconto oggi sembra un pò insolito e forse lo è ma di gusto assolutamente indubbio.
Quello che ci serve, è della ricotta di mucca, meglio di quella di pecora, perchè meno saporita, ci sopirebbe il sapore delicato dei cinorridi e dello scalogno.
CI servono dei Cinorridi di rosa, perfetta sarebbe la Rosa moyesii 'Geranium'perchè ha delle belle bacche grandi a botticella.

OCCORRENTE
PASTA
per 4 persone circa 28 ravioli

Voglio, in questa occasione ,usare una pasta con pochissime uova ,la trovo più leggera e più consona al nostro ripieno,quindi

FARINA 400 gr
UOVA 1
SALE 1 pizzico
OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA 1 cucciaio da minestra

Fare un bell'impasto aggiungendo un pò di acqua tiepida e lavorare con energia Coprire con pellicola e far riposare almeno per mezz'ora.


RIPIENO:

RICOTTA 8 cucchiai abbondanti
SCALOGNO 2
CINORRIDI 16
SALE una presa
PEPE una presa
NOCE moscata grattugiatina leggera
MAGGIORANA un ciuffetto di foglioline fresche
BURRO 1 noce
OLIOEXTRAVERGINE

Appassisco lo scalogno tagliato sottile nel burro e in poco olio ,appena ammorbidito aggiungo i cinorridi spezzettati(lavati divisi in due, privati dei semi e spezzettati in maniera grossolana).
Una volta cotti i cinorridi( se necessario aggiungere un pò di birra)
li amalgamo con la ricotta,il sale ,il pepe e la maggiorana.

ESECUZIONE:

Andrò a spianare la pasta, la tiro con la macchinetta,
divido in due per la lughezza la sfoglia e ne ricavo dei bei quadrati.

In ogni quadrato ricavato metto un cucchiaino di ripieno, li chiudo bene affinché non si aprano durante la cottura e li dispongo su un vassoio, pronti da cuocere.

Potete se volete polverizzare con un pò di farina di riso affinchè restino più asciutti.

Trovo che questo raviolo abbia bisogno di condimenti leggeri affinché venga esaltato il sapore del ripieno .
Consiglio un Burro e Maggiorana ,o una Crudaiola di Pomodoro Fresco,o Burro Pinoli e Uva Passa, o Tenere Verdure al vapore con salsa di Yogurt


Il vino che voglio abbinarci è un Grechetto di Todi il'MONTORSOLO' della cantina Peppucci
www.cantinapeppucci.com

Le cose più SEMPLICI sono le più STRAORDINARIE, e soltanto il saggio riesce a vederle.

novembre 14, 2011

Il mio BLOG è carbon neutral

Sul  blog di Fraintesa.it  ho visto il badge “Il mio blog è co2 neutral“ che mi ha incuriosita molto, quindi sono andata a informarmi.
L’ iniziativa è promossa da DoveConviene ed è facile da spiegare: consiste nel ridurre le emissioni di anidride carbonica prodotte da un blog.
Perchè sì, qualsiasi pagina web causa la produzione di anidride carbonica e, nello specifico, questo blog ne produce circa 3,6 kg l’anno. Un albero, al contrario, ne neutralizza circa 5 kg l’anno, quindi se ne piantassi uno potrei rendere il mio blog CO2-neutral.





Questo è quello che fa DoveConviene: in collaborazione con I plant a tree provvederà a piantare un albero per compensare le emissioni del mio blog. Ricette.it divente
rà a impatto zero grazie a una quercia che verrà piantata a Göritz.
Se volete saperne qualcosa in più o scoprire come aderire al progetto, cliccate qui.






novembre 10, 2011

ZUPPA DI ZUCCA GIALLA

La RICETTA di oggi è di semplice esecuzione ,veloce nella realizzazione e assolutamente appagante e saziante.

ME ,mi fa impazzire quel bel colore giallo come il sole!!!!

 OCCORRENTE    per persona:

200 gr  di   zucca gialla                      
una patata media
un peperoncino
una cipolla
un mazzetto di prezzemolo
sale grosso grezzo
olio extravergine di oliva

ESECUZIONE


Affettare sottilmente la cipolla e mettere a soffriggere in un pentolino profondo con olio extraverine di oliva
aggiugere la zucca a pezzettini ,privata precedentemente della buccia,
aggiugere poi anche i pezzettini di patata il mazzetto di prezzemolo e il peperoncino.
Appena il tutto risulta appassito aggiugere dell'acqua calda o del brodo, tanta da essere il doppio del contenuto.
Appena il composto è cotto si frulla ( frullatore ad immersione )si aggiusta di sale
si decide la consistenza desiderata facendolo bollire ancora un pò ,se troppo lento,
o allungandolo se troppo stretto.

La nostra crema è pronta.
Consiglio di presentarla in piatti di coccio scaldati in acqua bollente.
Possiamo gustare la nostra zuppa cosi semplicemente o a ccompagnandola con una bella fetta  bruschetta di pane cotto a legna condita con olio nuovo grezzo....adesso è il momento giusto!!!

Il sapore morbido della crema, il suo bel colore solare ed il calore  ne fanno un piatto decisamente "coccoloso"

Consiglio di abbinarci anche un bel piattino di cicoria bollita e ripassata  in padella con aglio... un buon bicchiere di vino bianco (sotto trovate il link con scheda di riferimento) ed il gioco è fatto .

A che serve passare dei giorni se non si ricordano? Cesare Pavese 


a presto ....laura
  





http://www.antonellisanmarco.it/web/ita/trebbiano.htm




ottobre 19, 2011

MOSTACCIOLI

 INGREDIENTI

- 250 grammi di mandorle
- 1 etto e 25 grammi di miele
- due albumi
- una presa di pepe
- una presa di cannella
- 1 etto e mezzo di farina.



 La storia narra che San Francesco adorasse questi biscottini e che li chiese anche prima di morire ,alla clarissa che solitamente li preparava.



Preparazione


Mettere a bollire in un pentolino un po' d'acqua, tanta da contenere le mandorle che butteremo dentro per spellarle poi con facilità , quando bollirà, spegnere subito e coprire con un coperchio.
Dopo qualche minuto tirare fuori le mandorle un po' alla volta, sbucciandole.
Frullare le mandorle insieme al miele, gli albumi, il pepe, la cannella.
Quando il tutto sarà diventato una pasta omogenea, versarlo sulla spianatoia e aggiungiungere la farina, fino a ottenere una pa­sta piuttosto consisten­te.
Stendendere questa pasta con il mattarello e farne tante listerelle di circa 4 centimetri .
Ungere leggermente una teglia e infarinarla, scuotendo via l'eccesso di farina. Sulla teglia adagiare i biscotti lasciando un po' di spazio tra l'uno e l'altro.
Cuocere a 170 per circa 20 mi­nuti.
Prima di togliere i biscotti dalla teglia aspettare che siano freddi e rassodati.



Vicino al fuoco con un bicchierino di Sagrantino di Montefalco Passito MELANTO di cantina terre della Custodia



ottobre 06, 2011

LIEVITO MADRE

Per dare una continuità all'ultimo articolo,questa volta racconto un pò del lievito madre.
Se ne parla ormai tantissimo, sembra quasi una moda, io preferisco pensare che alla fine l'uomo rigenera sempre se stesso e quindi senza perdere il contatto con il progresso e il fast, non vuole però perdere quelle che sono le sue radici , la sua autenticità,  la genuinità e il gusto.
Ci sono famiglie che si tramandano da infinite generazioni  questa misteriosa creatura.




Ricetta delle Sorelle Simili:
  • 200 gr di farina....(io preferisco quella BIO)
  • 90 gr di acqua
  • 1 cucchiaio di olio
  • 1 cucchiaio di miele

Come si procede:

Impastare tutti gli ingredienti a mano .
Mettere poi questo panetto in un contenitore con coperchio e lasciare riposare l’impasto ad una temperatura di circa 22-25° per due giorni.

Una volta trascorsi i due giorni osservate l’impasto: dovrebbe essere raddoppiato di volume ed avere un profumo acido di lievito.

Quindi, rinfrescare l’impasto: prendere 100 gr dell’impasto ed aggiungervi 100 gr di farina e 45 gr di acqua Mescolare bene e richiudere il contenitore.
Lasciare riposare altri due giorni.

Trascorsi questi due giorni rinfrescare nuovamente il lievito nello stesso modo: 100 gr di farina e 45 gr di acqua.
Questa volta però, porre in frigo l’impasto e riprenderlo dopo 5 giorni.

Trascorsi 5 giorni rinfrescare ancora allo stesso modo. Una volta fatta questa operazione altre due volte
(per un minino, dunque, di 15 giorni) si potrà utilizzare il lievito.

Quando utilizzate il lievito madre per panificare ne dovrete inserire circa un terzo rispetto alla farina, quantità che aumenta lievemente se utilizzate farine integrali che lievitano meno facilmente (oppure optare per tempi di lievitazione piu’ lunghi).
Quindi tutte le volte che avete bisogno del lievitò un pò ne togliete e rabboccate......del lievito madre veramente si può dire che sia un amore ....eterno ,perchè se accudito....come l'amore ,si trasforma ma non muore.....buon lavoro.......laura






IMPASTARE

Un vecchio spot recitava che contro il logorio della vita moderna : Cynar....oggi il logorio è aumentato e di certo non basta un amaro.......però c'è qualcosa di più valido, estremamente più rilassante e di gusto..una nuova ricerca afferma che"IMPASTARE "mette a tacere il cervello ...gli da una tregua ...come disse una volta un mio caro amico: i neuroni indossano le infradito...
Manipolare con le mani da sempre scarica le tensioni ..
quando frequentavamo l'asilo, tutti abbiamo adorato giocare con il pongo colorato , abbiamo modellato serpenti e pupazzetti.

Oggi come ieri possiamo continuare a giocare e a giovarci di questo splendido massaggio mentale.
Mentre ci occupiamo degli ingredienti e  poi piano li assembliamo, la nostra mente sposta il suo obiettivo dai nostri pensieri fissi, sulla nuova occupazione .
Impastare è un gesto rituale arcaico, vecchio quanto l'uomo ,mette in moto la nostra zona limbica,ci "riconnette"naturalmente .

Allora perchè non provare?

Ci saremo rilassati, avremo preparato qualcosa di buono e avremo stabilito una continuità tra l'uomo arcaico e quello moderno...
il quale ormai dovrebbe aver capito che :
La natura non si fa mai sorprendere in vestaglia.
" Leggi i commenti. Ralph Waldo Emerson


                        


settembre 21, 2011

CREMA DI FAVE

La Ricetta di oggi è abbastanza semplice,ma di sicuro impiego, versatile ed adatta al tempo che sta volgendo ormai verso un periodo più fresco... si ha già voglia di qualcosa che ci scaldi ...almeno qui da noi in Umbria.

"Un piatto caldo" come direbbe mia sorella quando torna sfinita dal lavoro...di facile esecuzione ma che vi permette di mangiare bene e sano.


Voglio parlarvi della crema di fave, ricetta mediterranea ,gustosa e saziante.

Ingredienti
per quattro persone



un sacchettino di fave secche decorticate da 400 gr( non abbisognano dell'ammollo)le mettiamo a bollire con acqua, tanta quanta superi di due volte il prodotto in altezza...se dovesse mancare aggiungere acqua calda non fredda fermerebbe il bollore.
Dopo un mezz'ora dal bollore le fave sono già abbastanza morbide a questo punto aggiungiamo olio etravergine sale e pepe a piacere,un mazzetto di salvia e uno spicchio d'aglio in camicia....rimettiamo a bollire per altri 5 minuti.
Ora la crema e quasi pronta ,se la volete molto fine,frullatela con il mixer.... io la preferisco un pò più rustica.
A questo punto abbrustoliremo delle fette di  pane cotto sul forno a legna ,una volta che si sono abbrustolite le sfreghiamo con un pò di  aglio un giro di olio una spolverata di sale e cucchiaiate sostanziose di crema di fave....per completare il pranzo ???una noce di Parmigiano Reggiano e delle verdure bollite!!!

A presto!!! con ricette semplici e veloci







settembre 19, 2011

CROSTATA sbriciolata con MARMELLATA di fichi



L'autunno è alle porte, accantonati, infradito, bikini e teli mare da due piazze,torna la voglia di giocare un pò ai fornelli e preparare qualcosa di buono e salutare per le nostre colazioni mattutine...e allora avete voglia di preparare una velocissima e deliziosa  crostata? ...... questa volta l'arrichiamo con dolcissimi fichi.

Ingredienti per la frolla


400 gr di farina
150 gr di zucchero
100 gr di burro
la buccia grattugiata di un limone
2 cucchiai di grappa
due uova intere
un pizzico di sale
1/5 bustina di lievito

Questa preparazione è molto più semplice della crostata classica con le losanghe in diagonale, il risultato però è fuori discussione.
Quello che vorrei proporvi questa volta è di usare frutta fresca invece di una marmellata già conservata,quindi procediamo...

Occorrente 

500gr di fichi freschi
100 gr di zucchero
una noce di burro
1/5 bicchierino di cognac

Procedimento


facciamo appassire i fichi senza sbucciarli su una padella insieme allo zucchero, appena sono morbidi sfumare con cognac.
A questo punto procedere con l'impastare velocemente tutti gli ingredienti per la frolla,ma farlo in maniera non omogenea deve rimanere alla vista grumosa.
Imburrare una teglia e infarinare, "spolverare" l'impasto sulla teglia pareggiarla  con le mani, lasciandone un terzo del composto per la copertura.
Aggiungere i fichi e coprire con l'impasto lasciandolo grumoso. Cuocere in forno a 170 gradi per 30 minuti



















settembre 09, 2011

Cucinare: PIZZA IN CASA


Cucinare: La Pizza ,


La Pizza è sicuramente uno dei cibi più appaganti e apprezzati che mai sia stato elaborato.
Tante sono le maniere per cucinarla in casa e ognuno ha un suo gusto ben preciso in merito; chi adora quella soffice napoletana,chi la vuole sottilissima,chi solo di soia e chi purtroppo senza glutine...ma tutti e dico tutti ,adorano la pizza.

Ormai sono tante e tali le varietà di pizza che a ragione possiamo anche dire che dal punto di vista alimentazione è da considerarsi anche un autentico pasto completo e salutare.
Possiamo condirla a piacere con tutto ciò che più ci stuzzica e provare anche con gli abbinamenti più arditi.

io ho la mia ricetta della pizza da fare in casa, mi è stata gentilmente regalata da un pizzaiolo napoletano incontrato a Sapri ormai 28 anni fa e non l' ho mai più cambiata perché non mi ha mai deluso, e quindi formula vincente non si cambia!!!!..allora siete pronti per provare ?
Mi raccomando voglio la vostra personale opinione in merito ;)

Ricetta della PIZZA IN CASA

un litro d'acqua fredda ,
30gr lievito di birra
30gr di sale
60gr di olio
extra vergine d'oliva,
un bicchiere di latte
un cucchiaio di zucchero
farina q.b. affinché l'impasto sia morbido ,leggermente appiccicoso,

appena pronto l'impasto per la Pizza si ripone in un contenitore e si mette in frigo per almeno due g,

Per gli amanti della linea segnaliamo che una Pizza Margherita fatta in casa ha in media 270 calorie per ogni 100gr

Questo non vuol dire che non si può usare prima ,di sicuro sarà meno digeribile.
unica raccomandazione attenzione alla lievitatura: sarà un vulcano in eruzione ,appena fuori dal contenitore abbassate l'impasto con delicatezza per sgonfiarlo.
Al momento dell'uso spianatelo esattamente come lo avete preso senza rimpastarlo....buona PIZZA a tutti!!


Laura

agosto 30, 2011

Ricettissima - Benvenuti al Blog


Cari Amici

Benvenuti al nuovo Blog di Laura Saleggia.

Per me che sono un suo grande ammiratore é un onore presentarla al grande pubblico di internet con qualche parola:

Laura Saleggia é Cuoca per mestiere ma come tutte le persone che fanno eccellentemente il loro lavoro la definirei piú che altro una cuoca per Passione.

Laura dedica le sue giornate alla ricerca del piacere di quando si va a Tavola e lo fa usando ingredienti semplici con grande fantasia. Questa eccellente cuoca spazia dalla nouevelle cousine alla cucina orientale fino ad arrivare al cibo tradizionale dell'Umbria.
Nella cucina di Laura il sapore e l'innovazione si sposano in un matrimonio di amore eterno.

Nel suo ristorante, Laura ti riceve sempre con un sorriso, allegria e buona musica e se si combinano insieme tutte questi ingredienti si ottiene realmente un risultato eccellente.

Cosí che cari amici spero che questo Blog che andrá a riunire alcuni dei piatti migliori di Laura trovi l'esito che merita.

Cara Laura in bocca al lupo.

Un abbraccio

Giorgio Toscano