gennaio 04, 2012

Arvoltolo

Frittella , Arvoltolo, Cresciola, Bracalaccio, Fregnaccia, Brellenga ...tanto piccola l'Umbria ma chissà in quanti altri modi si chiamerà questa Frittella fritta


Conosco due possibilità di cucinare l'Arvoltolo.
Una è quella di usare la pasta di pane.
Quindi una pasta lievitata che viene spianata e poi fritta in olio caldo, e secondo il gusto ,condita con zucchero o miele e in alcuni casi anche con l'alchermes, oppure condita con sale.

Qualcuno la usa anche come pane.

L'altra possibilità , per 4 persone, è quella di fare una pastella morbida con 100 gr. di farina 1 cucchiaino di strutto
e acqua tanta quanto basta perchè il composto sia morbido ma filante.

Poi su una padella di ferro si mette un pò di olio extravergine di oliva e appena caldo si versa l'impasto per lo spessore doppio di una crepes.

Arvoltolo perchè in perugino "arvoltare "vuol dire girare...pressuppone la cottura su entrambi i lati.

Ancora oggi quando la mia mamma prepara le "Fregnacce" perchè nella mia zona si chiamano cosi..e poi le condisce con il miele mordido e profumato d'acacia...se non ci sbrighiamo a prenderci la nostra ,passa papà e non ce n'è più per nessuno......sono una vera e semplice golosità.
Quanto basta poco a volte per essere contenti!!!

Nel mio paese :"Marcellano" in questo periodo si svolge un Presepe Vivente storico molto bello e in una delle botteghe che ripropogono i mestieri del tempo si possono trovare questi arvoltoli fritti serviti su carta paglia.

Forse non centrano nulla con l'epoca ma vi assicuro che c'è chi viene a Marcellano solo per quelli.

Devo dire che riscuotono un successone..c'è sempre una fila interminabile..............secondo me, meglio del cornetto........ che ne dite se ci accostiamo un caldo e profumato VIN BRULE'? .......io dico di si....

Ingredienti:


1 litro e mezzo di vino rosso
3 stecche di cannella
250 grammi di zucchero
10 chiodi di garofano
2 arance biologiche e non trattate
1 limone
1 mela
1 pizzico di noce moscata



sto ascoltando PINK MARTINI "Una notte a Napoli"

Il ricordo è un modo d'incontrarsi. Kahlil Gibran

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